A380 con motore a idrogeno

12 Apr,2022 | Blog

A380 con motore a idrogeno è un progetto di Airbus che ha annunciato di voler creare un motore a reazione alimentato a idrogeno e testarlo entro la fine del 2026.

Per sviluppare il motore collaborerà con CFM International, una joint venture franco-americana tra Safran e General Electric.

L’aereo modificato manterrà i suoi quattro motori normali, a cui verrà aggiunto quello sperimentale sulla fusoliera posteriore. È stato selezionato l’aereo di linea più grande al mondo per garantire agli ingegneri lo spazio necessario per l’equipaggiamento, visti i problemi logistici da risolvere.

L’idea è stivare a bordo dell’A380 400 chilogrammi di idrogeno liquido, in quattro serbatoi, a meno 253 gradi. Per farlo occorre creare un nuovo sistema di distribuzione criogenico e un sistema di rigassificazione. Inoltre il gas brucia a temperature molto più alte del combustibile tradizionale, quindi serve sviluppare un sistema di raffreddamento e materiali di rivestimento adeguati.

Decisivi passi verso la decarbonizzazione dell’aviazione. Il gigante europeo Airbus ha annunciato di voler creare un motore a reazione alimentato a idrogeno, montarlo su un A380 e testarlo entro la fine del 2026. Per sviluppare il motore collaborerà con CFM International, una joint venture franco-americana tra Safran e General Electric.

Si tratta di un’iniziativa unica nel suo genere, data la dimensione di Airbus e il suo obiettivo di mettere in servizio un aereo a zero emissioni entro il 2035. È anche una risposta alla pressione ambientalista, visto che l’aviazione è responsabile per circa il 2,4% delle emissioni globali. Secondo Gael Meheust, ad di CFM, “l’industria deve agire subito” per raggiungere l’obiettivo di emissioni zero entro il 2050 – “e noi lo stiamo facendo”.

L’aereo modificato manterrà i suoi quattro motori normali, a cui verrà aggiunto quello sperimentale sulla fusoliera posteriore. È stato selezionato l’aereo di linea più grande al mondo per garantire agli ingegneri lo spazio necessario per l’equipaggiamento, visti i problemi logistici da risolvere. “L’idrogeno è più difficile? Sì. È fattibile? Assolutamente”, ha detto Mohamed Ali, vicepresidente e direttore generale dell’ingegneria alla GE Aviation.

L’idea è stivare a bordo dell’A380 400 chilogrammi di idrogeno liquido, in quattro serbatoi, a meno 253 gradi. Per farlo occorre creare un nuovo sistema di distribuzione criogenico e un sistema di rigassificazione. Inoltre il gas brucia a temperature molto più alte del combustibile tradizionale, quindi serve sviluppare un sistema di raffreddamento e materiali di rivestimento adeguati.

L’esperimento serve per creare e studiare il motore. Airbus ritiene che il primo aereo a idrogeno prodotto in serie sarà regionale, o comunque a corto raggio. Questo progetto è solo una delle strade che l’azienda sta percorrendo per arrivare a costruire velivoli a emissioni zero, tutte basate sull’idrogeno come combustibile primario. Naturalmente, ciò implica la presenza di una catena di distribuzione di idrogeno verde – quello prodotto senza emissioni – e sistemi di stoccaggio negli aeroporti.

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