Federazione Russa: viaggi a Mosca
La permanenza nella capitale della Federazione Russa dopo l’attentato del 22 marzo al concerto alla Crocus City Hall di Mosca che è stato rivendicato dallo Stato Islamico nel Khorasan (Isis-K,), presenta alcune criticità e quindi invitiamo tutti coloro che hanno in programma un viaggio in Russia di consultare il portale della Farnesina: https://www.viaggiaresicuri.it/home
Cosa sappiamo di questo ramo dell’Isis attivo in Asia Centrale?
La Russia in lutto e sotto shock commemora le 137 vittime e i 180 feriti dell’assalto di venerdì sera al Crocus City Hall di Mosca, il peggior attacco terroristico nella storia del paese da oltre un decennio.
Intanto, con il passare delle ore, si fa sempre più chiara la responsabilità della branca afghana dello Stato Islamico, nota come Isis-K (“Provincia del Khorasan”) che ha rivendicato l’attentato tramite il canale Amaq.
IL CREMLINO sembra concentrare la sua attenzione su non meglio documentate responsabilità dell’Ucraina, alimentando il timore che Mosca voglia attribuire a Kiev l’intera operazione per giustificare un’ulteriore escalation nel conflitto in corso o per motivare i russi verso una nuova campagna di coscrizione.
Ad accrescere questa preoccupazione, riportata oggi da diversi osservatori, il fatto che nel discorso alla nazione che Vladimir Putin ha pronunciato diverse ore dopo l’attacco, il presidente russo non abbia mai citato l’Isis avanzando invece l’ipotesi di una complicità di Kiev nel piano di fuga dei terroristi, sventato dalle autorità russe.
CHI SONO GLI ATTENTATORI?
I presunti attentatori, identificati come cittadini del Tagikistan – ex repubblica sovietica dell’Asia centrale – avrebbero chiesto dei traduttori perché non parlavano russo.
Sono stati arrestati nella regione di Bryansk, al confine con l’Ucraina. Si sono dichiarati colpevoli di terrorismo e quando sono comparsi in aula mostravano, tutti, evidenti segni di violenza sul corpo.